PRISON BREAK – la prigione dei giocattoli

Adoro spulciare su internet i vari studi fatti da molteplici universita’ americane superfighe, e sui quali spesso mi pongo domande del tipo : “perche’ fare ricerche, ad esempio, sul fatto che un uomo va in bagno per sfuggire alla confusione di casa? “

Pero’ mi piace leggerle e rapportarle alla mia quotidianita’, in questo caso ad esempio, quando mi sono imbattuta in questo metodo di insegnamento all’ordine per i bambini, mi sono detta : ” Gemma, lo devi assolutamente provare” ed eccomi qui dunque a raccontarvi de

LA PRIGIONE DEI GIOCHI

In pratica altro non e’ che una scatola di plastica trasparente, dove verranno messi i vari giochi del bambino lasciati in disordine e non sistemati quando richiesto.

Con la prigione dei giocattoli, i bambini si renderanno conto che, per liberarli e farli uscire rientrando cosi’ in societa’ (nella cameretta) dovranno averne cura e ricordarsi la volta successiva di metterli al loro posto.

Tutto e’ nato da un post pubblicato su instagram da una societa’ di New York sui servizi per l’educazione, come nuovo metodo per educare e responsabilizzare i propri figli, facendo leva appunto sui giocattoli, cosa in questo momento della loro vita, assai fondamentale.

Potete immaginare la diatriba nata sul giusto/sbagliato ad una soluzione cosi “creativa”, ma a parer mio di grande impatto sulla costante “guerra” genitori-figli. Una soluzione dura ma al tempo stesso quasi simpatica buttandola sul fatto dei giochi in arresto.

Il genitore e’ la polizia mentre il figlio l’avvocato che puo’ aiutare i propri clienti (i giochi) ad uscire di galera.

Oppure possono provare ad organizzare un’evasione con l’aiuto di un peloso amico fidato!! Ma attenti a non farvi beccare altrimenti il tempo in prigione aumenta!!!

Sdressedmom

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